Una foto destinata a cambiare la storia

Il primo febbraio 1968 a Saigon, Eddie Adams, già famoso fotoreporter,  realizzò quella che è stata definita tra le immagini più drammatiche della storia e che contribuì a determinare il corso degli eventi in Vietnam. 

Con il suo obiettivo congelò l’istante in cui Nguyễn Ngọc Loan, allora capo della Polizia Nazionale della Repubblica del Vietnam, giustizia per strada un ufficiale Viet Cong con uno sparo alla tempia. Non passarono neanche 24 ore e quello scatto fece il giro del mondo. Quella dimostrazione di assurda violenza sconvolse l’opinione pubblica, scatenò un’opposizione massiccia alla guerra e divenne la bandiera del movimento pacifista.

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Questa fotografia valse ad Eddie Adams il prestigioso Premio Pulitzer nel 1969. Ma l’autore non amava parlare di quello scatto; infatti,  brucianti furono  le sue parole dopo la cerimonia di premiazione: 

Two lives were destroyed and I was getting paid for it. I was a hero.

Due vite erano distrutte ed io sono stato pagato per questo. Ero un eroe.

Si riferiva al vietcong ucciso ma anche al generale, la cui reputazione fu rovinata per sempre.

Questa dichiarazione  sollevò un vespaio di polemiche, mentre l’immagine e le circostanze dello scatto spinsero anche ad una riflessione etica sul rapporto tra esigenze di informazione e rispetto dell’individuo.

Di certo Adams avrebbe preferito ricevere il Pulitzer per un altro reportage sui profughi del Vietnam, ugualmente interessante, forte ed intenso, che realizzò nel 1977.

Infatti in quell’anno, in maniera piuttosto avventurosa, il fotoreporter  riuscì a imbarcarsi con degli esuli vietnamiti e documentò la loro fuga disperata, ammassati e senza cibo a bordo di scafi fatiscenti, derubati dai pirati e respinti da tutti i porti del Sud Est Asiatico.

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Immagine di rifugiati vietnamiti tratta dal reportage di Eddie Adams “Boat of No Smiles” – 1977

Adams intitolò il reportage Boat of no smile (Il battello del nessun sorriso). Le sue immagini arrivarono al Dipartimento di Stato e grazie anche a quegli scatti il Congresso Americano decise di accogliere ben duecentomila profughi.

Nicola Russo

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