Tre elementi indispensabili per una buona macrofotografia digitale

La macrofotografia è un genere molto affascinante, in cui si incontrano tecnica, passione ed arte.

Più di altre discipline fotografiche, richiede un’attenzione quasi maniacale per i dettagli e, in molti casi, tanta pazienza.

I suoi soggetti sono sempre molto piccoli e, dal punto di vista tecnico, consiste nella realizzazione di scatti con un rapporto di riproduzione pari ad almeno a 1:1.

In pratica, significa che dimensioni delle immagini impresse sul sensore dovranno essere uguali o maggiori di quelle del soggetto reale.

Per questo, è necessario avvicinarsi (fisicamente o con lo zoom) il più possibile ai soggetti e riuscire ad isolarli opportunamente dallo sfondo, rendendoli protagonisti assoluti della scena.

Per avere buoni risultati in questa tecnica fotografica, non si può lasciare nulla al caso, ma occorre predisporsi nella maniera opportuna.

1. L’attrezzatura giusta

Dal punto di vista dell’attrezzatura, è pressoché indispensabile avere a disposizione:

  • un treppiedi stabile, per eliminare il micromosso
  • un sistema di scatto remoto, specialmente per riprendere insetti ed altri soggetti sensibili alla presenza dell’uomo
  • un flash o un illuminatore per le riprese indoor e per diminuire i tempi di scatto nel caso in cui si voglia congelare un soggetto in movimento
  • un obiettivo macro, cioè luminoso, nitido e con una distanza minima di messa a fuoco ridotta

È anche possibile rendere macro un obiettivo tradizionale utilizzando un’apposita lente, detta close-up.

Infatti queste lenti, montante sull’obiettivo come un normale filtro ottico, aumentano il fattore di ingrandimento e riducono la distanza minima di messa a fuoco.

2. Le competenze tecniche

Anche nel campo della fotografia macro, le situazioni di scatto sono molto variabili, e per questo motivo non è facile tracciare delle linee guida dettagliate e valide per tutte le circostanze..

Per esempio, con un obiettivo lungo, potrebbe essere necessario aprire molto il diaframma per diminuire la profondità di campo. Altre volte, trovandosi molto vicini al soggetto, sarà necessario chiuderlo al massimo per ottenere l’effetto contrario

Invece, il tempo di esposizione dipenderà moltissimo dagli eventuali movimenti soggetto e dalla necessità di congelarli.

Per quanto riguarda gli ISO, è importante ricordare che, se aumentati troppo, possono produrre un certo rumore digitale.

Nel libro Macrofoto – guida digitale, Maurizio Capobussi mostra tutte le regole per ottenere splendide foto macro con una fotocamera digitale.

Con grande semplicità e chiarezza, svela tecniche e trucchi del mestiere per scegliere, impostare e utilizzare correttamente la propria attrezzatura.

3. L’atteggiamento mentale

Oltre a disporre della strumentazione più appropriata e delle competenze per una corretta impostazione tecnica, è importante approcciarsi alla fotografia macro con il giusto atteggiamento mentale.

Innanzitutto, più di ogni altro, questo genere richiede pazienza, autocontrollo e concentrazione: una mossa falsa potrebbe far fuggire il soggetto, oppure una disattenzione potrebbe vanificare ore di attesa.

Inoltre, per ottenere risultati soddisfacenti, occorrono buona volontà e costanza per prendere dimestichezza con questa tecnica fotografica che richiede molto esercizio.

Ma soprattutto è importante imparare a guardare il mondo da un altro punto di vista.

[Immagine di copertina: © Maurizio Capobussi]


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