Pregi e difetti dei superzoom tuttofare

Gli obiettivi tuttofare, cioè quegli zoom con un’escursione molto ampia della focale, sono sicuramente tra le lenti più popolari tra i fotoamatori.

L’invenzione delle prime lenti a focale variabile risale ai primi del ‘900, ma bisogna aspettare il 1959 per il primo zoom progettato e realizzato per la grande distribuzione: il Kilfitt 36–82 f/2.8 Zoomar, commercializzato da Voigtländer.

Kilfitt 36–82 f/2.8 Zoomar, commercializzato da Voigtländer 
(bigfototaranto)
il primo zoom progettato e realizzato per la grande distribuzione: il Kilfitt 36–82 f/2.8 Zoomar, commercializzato da Voigtländer a partire dal 1959

Oggi, questi obiettivi fanno parte dei corredi fotografici standard e sono descritti indicando il rapporto tra la lunghezza focale più lunga e quella più corta. 

Per esempio, un obiettivo con focali da 100 a 300 mm può essere descritto come uno zoom 3x. Questo valore, in molti casi supera il 10.

Naturalmente, le grandi prestazioni in termini di escursione focale di questi superzoom, sono il frutto di un compromesso tecnologico.

Per questo, a fronte della loro innegabile comodità e praticità, utilizzare queste lenti può comportare qualche rinuncia in termini di resa finale dell’immagine.

I vantaggi degli zoom tuttofare

Il primo grande vantaggio di questi obiettivi è la possibilità di riprendere soggetti completamente diversi come un paesaggio, un ritratto o un particolare di una scena, semplicemente ruotando una ghiera. 

Per esempio, una delle ottiche più vendute, il classico 18-200, incorpora le lunghezze focali di diversi tipi di lenti:

  • grandangolo: da 18 a 50 mm circa
  • normale: da 50 a 70 mm circa
  • teleobiettivo: da circa 70 a 200 mm.

Naturalmente si tratta di misure indicative, ma rendono l’idea della versatilità degli obiettivi zoom con un’escursione così ampia.

Inoltre, nella maggior parte dei casi, sono abbastanza leggeri e compatti e possono essere utilizzati in maniera confortevole e sicura in viaggio, agli eventi sportivi amatoriali ed in tantissime altre occasioni di ripresa al chiuso e all’aperto.

Un’altra caratteristica che rende queste lenti così diffuse tra i fotoamatori, è il prezzo.  

Infatti, essendo pensate specialmente per il mercato consumer, sono commercializzate a condizioni più che accessibili e molto spesso sono offerte in kit con i corpi macchina più popolari.

I compromessi tecnici degli zoom tuttofare

A fronte di tanta praticità, versatilità ed economicità, le prestazioni generali in termini di resa ottica e cromatica di questi obiettivi, possono presentare qualche limite. 

Per esempio, specialmente negli scatti grandangolari, può manifestarsi una certa distorsione.

Questo fenomeno dipende dalla curvatura delle lenti, che devono soddisfare esigenze opposte: un angolo di ripresa ampio alle focali più corte, e stretto alle focali più lunghe.

Oppure, in certi casi potrebbe risultare complicato “staccare” dallo sfondo il soggetto di un ritratto in primo piano.  

Infatti, nei modelli più economici l’apertura dell’obiettivo diminuisce con la lunghezza della focale, aumentando la profondità di campo del fotogramma.

Inoltre, rispetto alle lenti a focale fissa, questi obiettivi sono meno nitidi e sono molto più soggetti alla comparsa dei cosiddetti flare

Si tratta di aloni e macchie luminose che, fra le varie cause, annoverano il maggior numero di elementi interni attraverso i quali viene rifratta la luce.

L’utilizzo più appropriato degli zoom tuttofare

Certe volte, l’intento dello scatto è stampare su carta una bella fotografia da regalare, o semplicemente appendere in soggiorno; o magari partecipare ad una mostra o ad un concorso fotografico.

Ci sono anche molti fotografi e fotoamatori che dedicano molta attenzione alla cura di ogni singolo dettaglio dei propri scatti, a prescindere dell’uso che intendono farne.

In tutti questi casi, un obiettivo zoom tuttofare potrebbe non soddisfare le maggiori aspettative di qualità o addirittura restituire risultati deludenti. 

Per questo, è consigliabile costruirsi un corredo di ottiche fisse o di zoom con escursioni moderate ad apertura fissa, e scegliere di volta in volta l’obiettivo più appropriato alle circostanze.

Invece, avere a disposizione uno superzoom tuttofare è il modo migliore per portare a casa tante immagini di un viaggio, una vacanza, un evento pubblico.

Infatti, cambiare frequentemente obiettivo durante un safari, una recita scolastica, o un’escursione fotografica in un borgo antico è scomodo e può essere rischioso per la lente ed il sensore.

Inoltre, nella maggior parte di queste occasioni, la quantità e la varietà delle inquadrature sono più importanti della cura dei dettagli di ogni singolo scatto.

[immagine di copertina: © Juza – www.juzaphoto.com]


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