Se chiedessimo ad un vecchio appassionato di fotografia qualche consiglio per scattare delle belle foto panoramiche, risponderebbe con una sola parola: Horizon.
Questo nome, molto caro alla tradizione fotografica degli anni ’50, ’60 e ’70, appartiene ad una serie di fotocamere da 35mm di produzione russa, specifiche per fotografie panoramiche.
Le fotocamere Horizon incorporavano una lente oscillante in grado di catturare un panorama di 120° che si azionava automaticamente alla pressione del pulsante di scatto. Un ingegnoso sistema a molla consentiva di utilizzare diversi tempi dell’otturatore, senza modificare la velocità di rotazione del tamburo.
Oggi invece, con le nuove tecnologie digitali, è possibile scattare splendide fotografie panoramiche utilizzando strumentazione piuttosto comune:
- una fotocamera reflex
- un’ottica grandangolare
- un treppiedi.
Quindi, dopo aver scelto il paesaggio da immortalare e posizionato opportunamente il treppiedi, occorre scattare varie foto in sequenza, ruotando con precisione la fotocamera intorno all’asse verticale da un estremo all’altro del panorama.
Successivamente, le immagini vanno unite in post-produzione con un programma di editing fotografico.
In particolare, il treppiedi deve avere una testa con un movimento orizzontale fluido e senza scatti, per ruotare con precisione la fotocamera intorno all’asse verticale.
Per ottenere i migliori risultati, è importante usare qualche piccolo accorgimento:
1) evitare elementi in movimento
È consigliabile evitare di riprendere persone, animali, automobili, ed altri elementi in movimento. Infatti, occupando una posizione diversa nei vari scatti, sarebbe molto complicato farli combaciare in fase di unione dei fotogrammi.
2) orientare la fotocamera in verticale
Se la testa del treppiedi lo consente, è possibile orientare la fotocamera in verticale per ottenere una fotografia con un’altezza maggiore. Anche se questa posizione può richiedere un numero maggiore di scatti per coprire tutto il panorama, aumenta notevolmente l’ampiezza dell’area di ripresa.
3) considerare i margini di sovrapposizione
Una delle cose più importanti da tenere in considerazione è riservare un certo margine ai lati di ogni scatto per la sovrapposizione tra un fotogramma e l’altro. In questo modo, il montaggio in post-produzione risulterà più semplice.
In fase di scatto sarà poi indispensabile regolare opportunamente il bilanciamento del bianco per evitare salti cromatici tra le varie immagini, e impostare correttamente l’esposizione e la profondità di campo, per assicurare la giusta nitidezza in tutte le circostanze.
[In copertina, Fabio Titoto, Panorama di TRivigno (PZ), particolare]